Tricesimo

Tricesimo, il trentesimo miglio da Aquileia, sulla via del Norico. L’ippovia nella valle del Cormor si inserisce nel contesto della frazione di Ara Grande, un borgo caratteristico dal fascino rurale.

Cenni sulla storia della località di Tricesimo

Il nome di Tricesimo testimonia la sua origine romana: ad tricesimum lapidem significa alla trentesima pietra miliare dal porto di Aquileia. Infatti il paese si trova sulla via che da Aquileia portava a Julium Carnicum, oggi Zuglio, e al Norico, via consolare chiamata via Iulia Augusta sulla quale due località ricordano le antiche stazioni (mansiones), segnate dai miliari: Terzo, a tre miglia romane da Aquileia, e Tricesimo, a trenta.

Cosa vedere a Tricesimo – Il castello

Il castello di Tricesimo è passato nel basso medioevo dalla proprietà dei signori Della Torre fino al controllo della Serenissima Repubblica nel 1420, poi passato dai Prampero, Partistagno, Castellerio, poi alla famiglia Montegnacco nel 1520 e infine ai Conti Valentinis.

Nel 1511 il castello è oggetto di saccheggio da parte dei contadini affamati in rivolta.
Attorno al castello giravano tre cinte di mura, che furono abbattute per ordine di Napoleone quando passò di qui diretto in Austria attraverso il passo di Tarvisio, allo scopo di non lasciare dietro di sé punti di pericolosa resistenza. In quella occasione egli diede ordine di realizzare una via rettilinea tra Udine e Tricesimo, tuttora chiamata lo stradone, che, innestandosi sulla strada statale Pontebbana, evita tortuosi giri all’interno di piccoli paesi.

La storia dei tempi moderni riferisce che nel 1948 il castello è acquistato dalla curia di Udine per essere destinato al culto, ma principalmente utilizzato per il ritiro e gli esercizi spirituali. Nel 1955, sui resti della parte settentrionale del fortilizio, i nuovi proprietari fanno erigere il santuario della Madonna Missionaria, opera che innescherà una lunga scia di polemiche per il suo aspetto moderno, in netto contrasto con l’aspetto della zona castellare, che è posta sull’altura sopra il paese.

l’esterno è visitabile, ma, se si contattato per tempo le suore francescane che vi risiedono, è possibile una visita almeno delle sale superiori (tel. 0432851117 e 0432881227).

Curiosità storiche di Tricesimo

Castello di Tricesimo – nelle vicianze Santuario della Madonna Missionaria

I vecchi del paese chiamavano il colle di San Pietro “colle della Spia”, poiché si era perpetuato il ricordo di un antichissimo posto di segnalazione, che da Aquileia, castello di Udine, Artegna, Sella di Bordano, Cesclans, permetteva di far giungere notizie da Aquileia a Zuglio in poco più di un’ora, attraverso fuochi di notte e fumate di giorno.

Sebbene non ci siano testimonianze documentarie a conferma, è comune opinione tra gli anziani del paese che nella località Marzae sia avvenuta un’importante battaglia contro i turchi.

Nella Parrocchiale di Tricesimo è presente una lapide che attesta quanto accaduto in questa devastante incursione.

Maometto II, il sultano in carica dell’Impero Ottomano durante le incursioni turche del Friuli dal 1463 a quella del 1479.
Ritratto di Gentile Bellini, 1480

Una leggenda popolare molto conosciuta vuole che il castello di Tricesimo e quello di Cassacco siano collegati da un tunnel sotterraneo scavato all’epoca in cui entrambi i manieri appartenevano alla famiglia di Montegnacco (secoli XIV-XVI).

Merita una visita, prima del proseguio del viaggio verso Marano Lagunare.